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    L’importanza del congedo mestruale

    Il congedo mestruale approvato in Spagna sancisce ufficialmente un disagio realmente esistente e invalidante per migliaia di persone

    Soffro da anni di emicranie ormonali. Si presentano puntualmente in concomitanza con le due fasi del ciclo (ovulazione e mestruazione) e sono, a tutti gli effetti, una conseguenza del ciclo stesso.

    Foto di Sora Shimazaki

    Il congedo mestruale per mestruazioni invalidanti

    A maggio scorso in Spagna è stata approvata la legge sulla Protezione dei Diritti Sessuali e Riproduttivi e la Garanzia dell’Interruzione Volontaria di Gravidanza, che include un permesso di lavoro per mestruazioni invalidanti. Quando l’ho scoperto non ho potuto non pensare a tutti i farmaci che mi sono ingollata quando lavoravo. Non avevo altra scelta infatti, non potendo restare a casa, sdraiata al buio per due giorni, come avrei invece desiderato, fino alla fine dell’attacco emicranico.

    Non solo, in quel caso, ho messo a repentaglio la mia salute. Da un punto di vista lavorativo, in quei giorni in cui mi recavo in ufficio con un’emicrania, non riuscivo in realtà a combinare niente. Di certo non ero produttiva. Me ne stavo alla mia scrivania con un dito infilato nell’incavo dell’occhio ad aspettare di non poterne più per prendere un farmaco che puntualmente non faceva quasi nulla. O, se faceva effetto, mi lasciava talmente intontita che passavo poi il resto del tempo a riprendermi dalla bomba farmacologica esplosa nel mio stomaco.

    Insomma, se ai tempi ci fosse stato un permesso retribuito come quello appena approvato nella vicina Spagna, lo avrei usato eccome. E attenzione, il problema non è una questione economica (o almeno non solo), perché io sono una persona che se sta male non si fa problemi a stare a casa, indipendentemente dalla retribuzione (o meno) della malattia. 

    le mestruazioni esistono

    Il problema è che il disagio fisico legato alle mestruazioni non è universalmente accettato. Se chiami a lavoro per avvisare che stai male, se non hai un sintomo evidente, come la febbre, il raffreddore o la peste bubbonica, dall’altro lato del telefono ci sarà sempre qualcuno che solleva dei dubbi sulla tua sincerità e incrollabile fedeltà al posto di lavoro (su questo poi ci sarebbe da scrivere un altro articolo).

    E allora benvenga una legge che finalmente sancisce un disagio realmente esistente e invalidante per migliaia di persone. E speriamo che qualcuno pensi a proporla anche in altri paesi Europei (dove per ora questo congedo non è presente da nessun’altra parte).

    Le mestruazioni esistono, non sono un’illusione collettiva a forma di unicorno color arcobaleno.

    Prima se ne prende consapevolezza, prima si troveranno soluzioni che mettano d’accordo datori di lavoro e dipendenti.

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