Il near working sta emergendo come una soluzione innovativa nel mondo del lavoro, offrendo un’alternativa allo smart working. In questo articolo esploreremo cos’è il near working, le sue caratteristiche, i vantaggi, le differenze rispetto allo smart working e come implementarlo efficacemente.
Cos’è il near working?
Il near working prevede che i dipendenti svolgano le proprie attività in spazi di coworking o hub professionali situati nelle vicinanze della propria abitazione, eliminando i lunghi spostamenti ma mantenendo un ambiente di lavoro distinto da quello domestico. Secondo uno studio del 2024 condotto da Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, il 35% delle aziende italiane ha già avviato progetti pilota di near working, apprezzandone l’impatto positivo sulla produttività e sul benessere.
A differenza dello smart working, che spesso implica il lavoro da casa o in qualsiasi luogo scelto dal lavoratore, il near working si basa sull’utilizzo di spazi di coworking o hub aziendali dislocati sul territorio, riducendo l’isolamento sociale e favorendo l’interazione tra professionisti di diversi settori. Questo aspetto non solo stimola la creatività, ma facilita anche lo scambio di competenze e la nascita di nuove collaborazioni. Un esempio significativo arriva da grandi realtà come Eni e Intesa Sanpaolo, che hanno implementato questa modalità lavorativa con risultati sorprendenti, registrando un aumento della produttività e una diminuzione del turnover.
Origini e diffusione
Il concetto di near working è nato in risposta alla crescente necessità di flessibilità lavorativa e alla ricerca di un equilibrio tra vita privata e professionale. In Italia, questo modello sta guadagnando popolarità, specialmente nelle grandi città e nelle aree metropolitane.
Perché il near working sta crescendo?
Il successo del near working si deve anche alla possibilità di ridurre i costi operativi per le aziende, che possono limitare la gestione di grandi uffici centrali, e all’attenzione al benessere dei lavoratori, che godono di una maggiore qualità della vita. Tuttavia, l’adozione di questo modello non è priva di sfide. Le imprese devono investire in infrastrutture adeguate, coordinare team distribuiti su più sedi e garantire la sicurezza dei dati, affrontando un processo di transizione culturale che richiede tempo e risorse.
Le ragioni della crescente diffusione del near working sono molteplici:
- Migliore qualità della vita per i dipendenti: meno stress da pendolarismo e maggiore tempo libero.
- Riduzione dei costi per le aziende: minori spese per uffici centrali e bollette.
- Sostenibilità ambientale: riduzione dell’impatto ambientale dovuto agli spostamenti.
Differenze tra near working e smart working
Mentre lo smart working permette di lavorare ovunque, spesso da casa, il near working punta su spazi fisici vicini che favoriscono socializzazione, collaborazione e accesso a risorse avanzate. Esperienze di aziende come Eni e Intesa Sanpaolo mostrano che il near working ha incrementato la produttività del 20% riducendo il turnover del personale.

Vantaggi del near working
Oltre al risparmio di tempo, il near working offre vantaggi significativi:
- Ambienti attrezzati e tecnologicamente avanzati;
- Opportunità di networking con altri professionisti;
- Riduzione dello stress da pendolarismo;
- Maggiore flessibilità;
- Ambiente stimolante;
- Maggiore concentrazione e produttività.
Sfide e limiti
Tra le sfide principali:
- Costi di affitto degli spazi;
- Difficoltà di implementazione per piccole aziende;
- Adattamento culturale;
- Gestione della sicurezza informatica;
- Necessità di una cultura aziendale flessibile.
Come implementare il near working
Per adottare il near working, le aziende devono all’inizio andare incontro ad alcune sfide ed analisi fra cui:
- Analizzare le esigenze dei dipendenti;
- Collaborare con spazi di coworking locali;
- Garantire infrastrutture tecnologiche adeguate;
- Monitorare costantemente l’efficacia della soluzione.
Near working in Italia: trend 2024/2025
Secondo recenti studi, il near working è in forte crescita in Italia. Un’indagine del 2024 mostra che oltre il 30% delle aziende italiane sta valutando l’adozione di questa modalità, con particolare interesse nei settori tecnologici, creativi e di consulenza.
Il near working rappresenta una valida alternativa allo smart working, offrendo flessibilità, socializzazione e supporto tecnologico. Con una corretta implementazione, può migliorare l’esperienza lavorativa e ottimizzare le risorse aziendali, rendendolo un trend destinato a crescere nel panorama lavorativo italiano. Se desideri saperne di più su come implementare il near working nella tua azienda, continua a seguire il nostro blog per ulteriori approfondimenti e guide pratiche.
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