• Organizzazione personale e familiare

    Bambini: tanti vestiti e poco spazio

    Anche tu non sai più dove mettere i tanti vestiti dei tuoi bambini perché hai poco spazio?

    In questo articolo ti svelo il mio metodo per scegliere cosa tenere e cosa lasciar andare.

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    Photo by Baby Natur on Unsplash

    Se non c’è dubbio che ereditare i vestiti per i propri figli da amici, cugini e fratelli sia una grande fortuna perché permette di risparmiare parecchio, dall’altra parte il problema è poi sapere come scegliere cosa tenere. Infatti, non è affatto scontato che si abbia modo di conservare i tanti vestiti per bambini che si ricevono, soprattutto quando si vive in case piccole, senza o con poco spazio.

    Ecco perché ho deciso di affrontare questo problema in maniera scientifica.

    Prima di tutto, una considerazione

    Ereditare non vuol dire, a mio avviso, dover per forza tenere tutto quello che ci viene donato. Diciamocelo tranquillamente: molto spesso chi regala è ben felice di levarsi di torno sacchi e sacchi di vestiti che non vengono più usati. Per cui bando ai sensi di colpa.

    Questa presa di consapevolezza è fondamentale per procedere alla selezione di ciò che vogliamo tenere, senza farci limitare da rigidi schemi mentali.

    Step #1: Criteri per scegliere cosa tenere quando si hanno tanti vestiti per bambini e poco spazio

    Se i tuoi bambini hanno tanti vestiti ma lo spazio è poco, è importante selezionare. E per farlo bisogna stabilire dei criteri e i criteri non li posso stabilire io per te, ma sei tu che devi capire quali sono i tuoi. Io, al massimo, posso dirti quali sono i miei e in quale ordine li considero: 

    • utilità e frequenza di utilizzo;
    • estetica: banalmente, mi chiedo se mi piacerebbe vedere mio/mia figli* che indossa quel capo, se penso che gli/le starebbe bene, se penso che gli/le piacerebbe. Ovviamente questo si adatta a bimbi che non sono ancora in grado di operare queste scelte in maniera autonoma. Per bimbi dai tre o quattro anni in poi, saranno loro a fare le loro scelte, ma in questo modo partiranno da una selezione precedente fatta da mamma o papà.
    • tessuti: cerco di prediligere tessuti non sintetici, ma non sono troppo rigida.

    Questi per me sono i tre aspetti principali su cui baso le mie scelte, ma altri potrebbero essere il brand, i colori, la qualità, e così via. 

    Step #2:  Quantita’

    Una volta definiti i criteri, è molto utile decidere indicativamente quanti pezzi di ciascuna tipologia di capo pensiamo che serviranno per quella stagione, su base settimanale. Per esempio: se i vostri bimbi sono molto piccoli e si sporcano spesso, chiedetevi se riuscirete a lavare i loro capi tutti i giorni. Se la risposta è sì, potreste pensare di tenere nell’armadio almeno sette tra body, mutande, magliette, pantaloncini, oltre a due o tre paia di scorta. Se invece sapete che riuscirete a riutilizzare i capi (mutandine escluse, ovviamente) almeno un paio di volte prima di lavarli, potete optare per quantità inferiori. Ovviamente più riuscite a stare bassi sulle quantità, più spazio guadagnerete. E se avete poco spazio in casa, non è un aspetto da sottovalutare.

    Piuttosto, se aveste dei dubbi sulle quantità, è sempre meglio partire con poco, ed eventualmente aggiungere qualche capo in seguito. Per esempio, potreste conservare qualche vestito di scorta in un luogo non troppo a portata di mano, da utilizzare se ve ne fosse la necessità, senza che vi porti via spazio vitale.

    Step #3: Taglie

    A questo punto, immaginando di dover valutare alcuni sacchi e scatole con vestiti ereditati, un’altra questione fondamentale è la taglia. Infatti, quando si hanno tanti vestiti per bambini e poco spazio è utile valutare le taglie per eliminare alcuni capi.

    Questo è l’aspetto a mio avviso più complicato da affrontare per diversi motivi:

    1. Spesso questo lavoro di cambio del guardaroba è più facile da svolgere quando i bimbi non sono nei paraggi (soprattutto se sono piccoli) perché inizierebbero a prendere e spostare tutti i vestiti. Questo vuol dire però anche non avere la possibilità di provare loro qualche indumento, in caso di dubbi.
    2. Tuttavia, finché sono piccoli, ci si può tranquillamente scordare che si prestino a provare i vestiti per vedere come vestono, per cui tanto vale fare il lavoro da soli (punto 1)
    3. Ogni brand ha le proprie taglie, espresse in maniera differente (cm, EU, FR, US, età) e non è detto che la stessa taglia di due brand diversi vesta allo stesso modo.
    4. Ogni bambino è diverso e non è detto che un bimbo di quattro anni vesta la taglia “4 anni”.
    5. Infine, se hai più di un figli*, dovrai valutare le taglie anche su questa base. Perciò, se un vestito dovesse non andare bene per il/la figli* maggiore, potrebbe però magari andare bene per quell* minore, o il contrario. In generale è più utile partire a ragionare dal bimbo più grande, cercando di scegliere abiti che possano andare bene prima per lui/lei e poi, a scendere, per i più piccoli.

    Il mio metodo per destreggiarmi tra le taglie

    • Metti da parte gli indumenti che ti sembrano troppo piccoli o di cui la taglia segnalata sull’etichetta non corrisponde all’età attuale dell’interessat*. Per esempio, se un vestito fosse per i 3 anni ma chi lo deve indossare ne avesse già 4, anche se quell’abito andasse ancora bene, sarebbe meglio lasciarlo andare, perché vestirebbe ancora per poco. In linea di massima, è preferibile destinare lo spazio a disposizione a conservare vestiti molto più grandi, piuttosto che appena giusti.
    • Crea delle pile di vestiti per taglia, basandoti non tanto su quello che c’è scritto sull’etichetta ma sulla loro effettiva dimensione. A ogni pila assegna poi una taglia, facendo una sorta di media tra le taglie presenti sulle etichette.

    Step #4: accessori e indumenti stagionali o particolari

    Infine, un ragionamento a parte va fatto per quegli indumenti e accessori legati a occasioni speciali o particolari. Per esempio: tute da sci, scarponi da trekking, abbigliamento tecnico per uno sport in particolare o abiti da cerimonia. Qui la valutazione da fare è evidentemente legata alle abitudini e allo stile di vita della famiglia.

    Per esempio, io per anni ho tenuto scarponi da neve e tute da sci che ereditavamo dai nipoti ma la verità è che non siamo gente da montagna: non sciamo e non conosciamo bene quei luoghi. E così tutti gli indumenti che tenevo, rimanevano lì solo a prendere polvere. Così ho smesso di tenerli e mi sono detta che, se dovesse capitare l’occasione, li compreremo.

    Certo, quando poi si tratterà di acquistare apposta queste cose, per quell’unica volta che si va in montagna, mi maledirò per non aver tenuto i famosi scarponcini. Ma anche in questo frangente, oggi ci sono tante alternative: dal prestito, ai negozi di abbigliamento usato, alle catene come Decathlon che hanno reso accessibile anche l’attrezzatura per lo sport.

    le VALUTAZIONI E i VALORI PERSONALI influiscono sulla scelta di cosa tenere quando si hanno tanti vestiti per bambini e poco spazio

    Tutto quello che ho scritto fin qui però, è importante che lo ripeta, è frutto di una mia valutazione personale, che si basa sulla mia scala di valori, scala dove la semplicità e la leggerezza si trovano in una posizione più importante rispetto al risparmio. 

    Col tempo ho infatti capito che per me è più importante avere meno, anche a costo di dover spendere qualcosa quando si tratta di fare alcuni acquisti che avrei potuto evitare “se solo avessi conservato questo o quello”. Acquisti, tra l’altro, legati ad eventualità che non è detto che si verifichino. Anche perché: il semplice fatto di avere degli scarponi da sci non presuppone che siano della taglia che ti servono nel momento in cui ti servono, o che ti ricordi di averli (o dove li hai messi, se è per quello) nel momento in cui li cerchi.

    Cosa succedera’ domani?

    Oggi il mondo sta cambiando velocemente: sui social si parla di inclusività, parità, identità sessuale.

    E tutto d’un tratto, il fatto che nei negozi di abbigliamento ci siano abiti da donna e da uomo sembra qualcosa di anacronistico e antiquato.

    Magari in futuro, anche nei negozi di abbigliamento per bambini, ci saranno abiti gender-neutral, divisi solo in base alla taglia.

    Sarebbe un’ulteriore semplificazione del lavoro per chi si occupa dei guardaroba dei propri figli, oltre che un entusiasmante traguardo per la nostra società.

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