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    Interviste organizzate: Giada di Miel Café Design

    interviste organizzate-giada miel
    interviste organizzate-giada miel

    Ho scoperto Giada di Miel Café Design in maniera totalmente casuale e mi è subito sembrata la persona perfetta per dare vita alla mia idea, e così è stato: complice la sua esperienza e la sua incredibile organizzazione, nel giro di qualche mail (non ci siamo mai incontrate, né sentite per telefono!) il sito di Organizzatamente ha preso vita. L’attività di Giada si chiama Miel Café Design e se non avete la più pallida idea e non sapete da che parte iniziare per creare un sito, beh, lei è una sicurezza: si occuperà non solo di costruire il sito, ma anche del branding e del design.

    Ho voluto chiacchierare con lei di organizzazione ed ecco cosa è venuto fuori, enjoy!

    Raccontaci di te!

    Mi chiamo Giada Correale e sono l’anima di Miel Café Design, uno studio di branding e web design per creativi e piccoli business fondato ormai quasi 4 anni fa. La mia missione è aiutare realtà freelance e Handmade a realizzare i loro sogni grazie a immagini di branding e web design studiati, personali, strategici.

    Giada di Miel Café Design
    Giada di Miel Café Design

    In cosa consiste esattamente il tuo lavoro e quali sono i motivi che lo rendono un lavoro intenso

    Nonostante negli anni Miel Café Design stia crescendo velocemente, per me è sempre stato fondamentale mantenerlo una realtà piccola, sempre seguita da me singolarmente. Il contatto diretto con il cliente è per me essenziale, tanto quanto essere sempre la loro figura di riferimento durante l’intero processo.

    La mia filosofia, basata sull’importanza del branding, mi porta a seguire personalmente il cliente in diverse fasi dell’evoluzione della loro immagine e presenza online e offline. I progetti quindi tendono a durare alcuni mesi, durante i quali mi trovo a coordinare non solo gli step del mio processo, ma anche diversi altri professionisti (fotografi, copywriter, SEO expert…) che collaborano alla realizzazione del brand e del sito.

    Inoltre lavoro con diversi clienti in contemporanea, e per questo è per me indispensabile organizzare il lavoro in ogni singola parte, così da poter essere sempre presente e puntuale con ognuno di loro.

    All’inizio è stato faticoso capire le dinamiche di questo settore e ambientartici?

    Essendo un’organizzatrice seriale (sono della vergine!), è sempre stato naturale per me trovare soluzioni pratiche per rendere il processo più fluido e piacevole, oltre che meno dispersivo. Sicuramente però ho passato molti anni a consolidare il mio processo prima di potermi ritenere soddisfatta (ah, sono anche estremamente precisa ed esigente!).

    Devo dire che, in realtà, le to-do list, le mood board e le scalette sono sempre state una mia grande passione! Per questo lavorare per me stessa è sempre stato piuttosto naturale per me.

    Nella tua carriera c’è stato un momento “catartico” in cui hai preso consapevolezza delle difficoltà e hai trovato una soluzione per superarle? Com’è andata?

    I primi due anni di Partita IVA sono stati particolarmente intensi. Vuoi perché devi dimostrare al mondo e a te stessa che sei in grado di farti valere nel mondo dei freelance, vuoi perché è stato un momento della mia vita di grandi cambiamenti sotto diversi aspetti (parlo anche di te, caro mutuo!), mi sono caricata di lavoro più del dovuto e sono arrivata al cosiddettoburnout. In fondo credo qualsiasi freelance ci sia passato almeno una volta nella vita: sono quelle esperienze che ti formano.

    Dopo il secondo anno di pura follia, durante il quale lavoravo giorno e notte sottopagata, ho capito che era arrivato il momento della svolta. Mai più caricarmi di lavoro più dell’umanamente possibile, mai più progetti fuori orario o con ritardi di diversi mesi. Smaltire il lavoro extra di cui mi ero caricata è stato lungo e difficile anche dopo questa decisione, ed ero determinata a non vederlo accadere mai più.

    Da quel momento ho iniziato a perfezionare il mio processo, rivedere i miei pacchetti e prezzi, così come definire il limite di clienti che potevo servire (ma servire davvero).

    C’è un trucchetto organizzativo che usi spesso: liste, organizzazione dello spazio, metodo di concentrazione, qualsiasi cosa?

    A chiunque lavori in maniera diretta con i clienti e offra servizi anche abbastanza complessi e continuativi nel tempo, non posso che consigliare l’uso di un Project Management Tool, che possa aiutare ad organizzare i diversi step e tutte le scadenze, ma soprattutto i file e la comunicazione con il cliente. 

    Eliminare il contatto via email o telefonico (senza appuntamento o tranne nel caso di eventi particolari) ma affidarmi ad un PMT è stato determinate. I miei clienti si complimentano continuamente dell’attenzione e della semplicità del processo e del riuscire a restare in contatto con me tramite questo strumento (il contatto umano non manca davvero!), e io non mi perdo più nessun feedback e nessun file nei meandri della mia inbox.

    Cambiando prospettiva e organizzando il lavoro, riesco anche a ritagliarmi il tempo per lavorare in maniera strategica anche su tutto l’aspetto di marketing della mia attività, un vero sogno solo qualche anno fa!

    Infine, la più grande sfida ma anche l’unico vero segreto per vivere da freelance serenamente, è il riuscire a definire un confine netto tra la vita lavorativa e professionale. Saper dire di no, essere consapevoli dei propri limiti, ritagliarsi del tempo per sé e per la propria famiglia, e insegnare ai propri clienti a rispettare questo tempo, sono tutte lezioni imparate strada facendo ma davvero essenziali per chi lavora in proprio.

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