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Marie Kondo
Fonte: wikibioage.com

Prendere in giro Marie Kondo ormai è diventato un trend di internet. E lei ce la mette tutta per fare in modo che questo accada.

In questi ultimi giorni, i media stanno massacrando la regina indiscussa dell’ordine Marie Kondo (autrice del libro “Il magico potere del riordino” – Vallardi -, caso editoriale da 2 milioni di copie vendute), per via del suo nuovo online shop in cui vende alcuni oggetti (tipo questo) di dubbia utilità, e che per di più hanno un prezzo piuttosto sproporzionato.

Diapason e quarzo rosa
Diapason e quarzo rosa in vendita sul nuovo online shop di Marie Kondo – Fonte: konmari.co

Mio marito mi ha girato uno di questi articoli (quello del Guardian), accompagnato dal suo commento: “Fase 2 del diabolico piano di Marie Kondo: riempire le case svuotate con cose che vende lei”. Mi ha fatto tanto ridere, e ho pensato: “Lo uso come titolo e faccio un bel post al vetriolo per il blog”. L’ho scritto, letto e riletto e mi piaceva.

Poi non riuscivo a incorporare una gif nel testo del post (come vedete, non ci sono riuscita comunque 😆) , così ho rimandato la pubblicazione e sono andata a dormire. Avete presente il detto “la notte porta consiglio”? Ecco.

Cara Marie,

io in fondo ti voglio bene.

Grazie a te ho infatti scoperto di non essere sola. Ho scoperto che ci sono altre persone che, come me, organizzano la dispensa per tipologia di prodotti o che archiviano i propri documenti in faldoni etichettati. Insomma, che ci sono altre persone che come me hanno la passione (ossessione?) per l’organizzazione.

Ti devo ringraziare perché se quando parlo del mio lavoro qualcuno ha una vaga idea di quello che faccio è perché ha letto il tuo libro o ha visto la tua serie su Netflix. Quindi grazie, davvero.

Ora: io lo so come funziona: hai avuto un enorme successo e la legge del successo dice che non puoi fermarti ora, che puoi aumentare i tuoi ricavi, espandere ulteriormente i tuoi orizzonti, andare a coprire un’altra nicchia di mercato.

Lo so: avrai da pagare la scuola ai tuoi figli, la tua assistente, lo stylist e la manicure, ma ti prego, ti supplico, fallo per me e per quelli come me che credono davvero negli effetti positivi che porta il professional organizing: fermati ora. Fai come Mina che, come mi diceva mia mamma quando ero piccola, con una punta di malinconia, “si è ritirata all’apice del suo successo”. 

La tua parte l’hai fatta, te ne siamo tutti grati (a parte qualche marito che non trova più i suoi pantaloni) e noi ti ricorderemo sempre come la donna che ci ha aiutato a portare questa bellissima (e utile) professione in Italia e in tanti altri paesi del mondo.